QR-Code per la narrazione partecipata dell’Unione Valnure Valchero
Raccontiamo il territorio attraverso i luoghi che lo rappresentano
Modifiche a "Castello di Montanaro - ex orfanotrofio"
Descrizione sintetica
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Del castello di Montanaro si hanno notizie a partire dal 12° secolo. Nella corso del '900, acquisito dallo Stato, è stato utilizzato prima come sede della Gioventù italiana del Littorio, e in seguito come orfanotrofio.
NEI SECOLI SCORSI
Il castello è citato per la prima volta in un documento del 1180 che sancisce l’accordo tra il monastero di San Savino di Piacenza e i consoli cittadini per l’utilizzo delle acque della zona; nel documento, oltre al vicino e più importante castello di Paderna viene menzionato quello di Montanaro.
Nei secoli successivi il fortilizio passò più volte di mano tra alcune casate nobiliari piacentine. Nel 1648 viene acquisito dalla famiglia Marazzani Visconti, proprietari a quel tempo anche del castello di Paderna. I Marazzani Visconti avviarono degli importanti lavori per trasformare quella che un tempo era un'austera struttura difensiva in un'accogliente residenza signorile, abbellita anche da stucchi e affreschi.
NEL '900: L'EDUCATORIO PROVINCIALE
Nel corso del '900 il castello divenne di proprietà statale e fu dapprima, nel periodo fascista, utilizzato come sede della Gioventù italiana del Littorio.
Nel 1947 venne qui istituito l'Educatorio Provinciale F. Pallastrelli: si trattava di un orfanotrofio e brefotrofio dove venivano accolti e ospitati gli orfani di guerra e i figli illegittimi che compivano il sesto anno di età e che non avevano potuto essere collocati presso famiglie in adozione. I bambini dovevano rimanere presso l'educatorio solo fino al compimento del quattordicesimo anno di età, in pratica, però, la loro permanenza si protraeva spesso fino al limite del diciottesimo anno.
Nel video sopra la preziosa e dettagliata testimonianza di un ospite dell'istituto tra gli anni '50 e '60.
IL CASTELLO OGGI
Nel 1963 la Provincia trasferì l'Educatorio a Piacenza. Da lì in poi inizia un lungo periodo di abbandono e di decadimento della struttura.
Oggi, grazie all'interessamento e all'acquisto dell'imprenditore Franco Spaggiari, è in corso una paziente opera di restauro.
Per approfondire:
https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=196979
https://www.ilpiacenza.it/blog/libri/castello-di-montanaro.html
Hanno contribuito alla realizzazione di questa pagina:
Adriano Modenesi
Paolo Tarinii
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Del castello di Montanaro si hanno notizie a partire dal 12° secolo. Nella corso del '900, acquisito dallo Stato, è stato utilizzato prima come sede della Gioventù italiana del Littorio, e in seguito come orfanotrofio.
NEI SECOLI SCORSI
Il castello è citato per la prima volta in un documento del 1180 che sancisce l’accordo tra il monastero di San Savino di Piacenza e i consoli cittadini per l’utilizzo delle acque della zona; nel documento, oltre al vicino e più importante castello di Paderna viene menzionato quello di Montanaro.
Nei secoli successivi il fortilizio passò più volte di mano tra alcune casate nobiliari piacentine. Nel 1648 viene acquisito dalla famiglia Marazzani Visconti, proprietari a quel tempo anche del castello di Paderna. I Marazzani Visconti avviarono degli importanti lavori per trasformare quella che un tempo era un'austera struttura difensiva in un'accogliente residenza signorile, abbellita anche da stucchi e affreschi.
NEL '900: L'EDUCATORIO PROVINCIALE
Nel corso del '900 il castello divenne di proprietà statale e fu dapprima, nel periodo fascista, utilizzato come sede della Gioventù italiana del Littorio.
Nel 1947 venne qui istituito l'Educatorio Provinciale F. Pallastrelli: si trattava di un orfanotrofio e brefotrofio dove venivano accolti e ospitati gli orfani di guerra e i figli illegittimi che compivano il sesto anno di età e che non avevano potuto essere collocati presso famiglie in adozione. I bambini dovevano rimanere presso l'educatorio solo fino al compimento del quattordicesimo anno di età, in pratica, però, la loro permanenza si protraeva spesso fino al limite del diciottesimo anno.
Nel video sopra la preziosa e dettagliata testimonianza di un ospite dell'istituto tra gli anni '50 e '60.
IL CASTELLO OGGI
Nel 1963 la Provincia trasferì l'Educatorio a Piacenza. Da lì in poi inizia un lungo periodo di abbandono e di decadimento della struttura.
Oggi, grazie all'interessamento e all'acquisto dell'imprenditore Franco Spaggiari, è in corso una paziente opera di restauro.
Per approfondire:
https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=196979
https://www.ilpiacenza.it/blog/libri/castello-di-montanaro.html
Hanno contribuito alla realizzazione di questa pagina:
Adriano Modenesi
Paolo Tarinii
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